Il trauma è una realtà della vita, ma non per questo dev’essere una condanna a vita.
(Peter A. Levine)
L’esposizione ad eventi traumatici può dar vita ad un insieme di reazioni emotive cognitive e fisiche che vanno da situazioni più o meno acute di stress sino al vero e proprio disturbo da stress post-traumatico. Al di là della diagnosi e dell’elenco di sintomi che costituiscono il quadro disfunzionale, è importante sottolineare che ci si può rivolgere alla psicoterapia, e a certe sue tecniche, ed affrontare il disagio riducendo i sintomi ed i disturbi (fobie, pensieri intrusivi, comportamenti evitanti, sonno irregolare, incubi, difficoltà a concentrarsi, vulnerabilità, senso di irrealtà o di ottundimento…).
Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che le persone che hanno vissuto traumi importanti nel corso della vita portano i segni anche a livello cerebrale, mostrando, ad esempio, un volume ridotto sia dell’ippocampo che dell’amigdala. Queste scoperte, avvenute negli ultimi anni grazie all’utilizzo di strumenti di indagine sempre più sofisticati, gettano luce sulla stretta connessione mente-corpo. Ciò che ha un impatto emotivo molto forte si ripercuote anche a livello corporeo. Pertanto risulta evidente che intervenire direttamente sull’elaborazione di questi eventi traumatici abbia un effetto anche sula neurobiologia del nostro cervello. E’ importante rivolgersi quanto prima, se si è stati vittime o testimoni di eventi traumatici, ad uno specialista.